“Scrivere per me è vita, spero il pubblico lo apprezzi”

Yulla pubblica “Olvidar, Dimenticare”, un’autobiografia che segna l’esordio letterario della cantautrice e produttrice, pronta a donare al suo pubblico una parte di sé fino ad ora celata in un libro colmo di vita, emozioni e dolore. Attraverso stralci di diario, l’autrice rivela ai lettori ricordi e riflessioni oltre alla sua complessa convivenza con la sfera del paranormale e del mistero.

Il libro – racconta Yulla – è un progetto che avevo in cantiere da tanto tempo, come spesso di fa lo prendevo e poi lo mollavo finchè il buon proposito di quest’anno mi ha portato a portarlo a termine. Si tratta di una raccolta di pagine dei miei diari, che scrivo fin da piccolina, trascritti uguali a come li avevo scritti ai tempi con l’aggiunta di alcuni commenti. Il libro parla di mistero e di cose paranormali, ma anche di problemi comuni a mollti persone: l’adozione, la violenza domestica, i problemi alimentari e tanto altro. Sono argomenti in cui credo che i lettori, ognuno per la propria esperienza, si possano riconoscere. L’ho scritto anche per raccontare delle esperienze difficili perchè quando capita qualcosa sembra sia capitato solo a noi, invece vedere qualcuno che ha avuto la stessa cosa ci dà coraggio e ci fa sentire meno soli. Spero di trasmettere qualcosa con ‘Olvidar’, far vedere che noi artisti siamo persone a nostra volta. Abbiamo vite, storie, gioie e turbamenti. Dobbiamo sempre stare in scena e far vedere che va tutto bene e siamo felici anche se viviamo qualcosa di tremendo però, vorrei far capire che dietro questo c’è anche altro e che siamo anche noi persone che combattono le proprie guerre. Avevo anche voglia di dare al pubblico una parte di me che prima era nascosta e non veniva fuori dalla Yulla artista. La gente ha un’immagine di me che è quella che ho voluto dare e ne sono contenta. Non avevo la presunzione di essere una scrittrice, ho usato termini crudi e diretti, ma il mio messaggio è arrivato ai lettori e ho avuto grandi elogi sia da chi già mi conosceva che, in modo per me inaspettato, da critici letterari. Persone che mi hanno confessato di non leggere quasi mai l’hanno letto in pochi giorni, è una grande soddisfazione. Ho fatto uscire questa cosa senza pretese ma ho avuto ottime recensioni. Ho capito che piace la cruda verità, quando diciamo le cose come stanno senza fare pensieri articolati. Quando dici quello che pensi, vale anche per la musica, il tuo messaggio arriva. Eccome: dopo un mese il libro era esaurito su Amazon, che non ne aveva affatto poche copie”.

Il libro è anche un progetto musicale a cui l’artista sta lavorando da più di due anni. Un album disponibile a giugno e che racchiuderà la sua carriera, le evoluzioni, i cambiamenti, la crescita in ambito musicale e personale ma anche gli studi, le contaminazioni e le passioni. “Olvidar era un cofanetto con album e libro. L’uno parte dell’altro. L’album è la parte più spensierata di me, anche il ritmo e le sonorità che contiente, fa venire voglia di ballare, rappresenta la parte più istintiva di me. Il libro invece quella più nascosta. Conto di far uscire l’album a brevissimo, al massimo entro un mese. Conterrà sette idediti più i tre singoli già usciti, brani che si collegano al libro questo il motivo per cui farli uscire insieme. Ma io sono testarda e ‘autogestita’ perciò anche se mi sconsigliavano di farli uscire separati, ho deciso di mandare fuori prima il libro. Magari mi cazzieranno ma questo è”.

Yulla è vulcano di idee, carisma e creatività musicale. Dice quello che pensa, scrive, produce, masterizza, fa tutto lei: “Scrivere le canzoni per me è una cosa semplice, che non significa lo faccia prendendolo alla leggera ma io sono così, dove mi metti sto. E scrivo. Scrivo dal liscio all’hard rock senza trovare difficoltà. Non ho grossi condizionamenti quando scrivo, almeno non sempre. Cerco le sonorità giuste, quello sì ma non lo trovo limitante per la mia creatività. Diverso è, da indipendente, il livello di visibilità dei miei lavori perchè, soprattutto in Italia, la situazione è abbastanza definite. Ma il modo di arrivare al pubblico si trova, ci arrivi in modo marginale, nel mio caso sono state sono scelte di vita e nel mio piccolo ho avuto le mie belle soddisfazioni. In un altro modo ne avrei avuto altre ma non mi posso lamentare. In Spagna ad esempio ho fatto Sabato deluxe, che è diciamo la versione spagnola di Barbara d’Urso. La mia apparizione era alle 3 del mattino, che pensavo fosse un orario sfigato e invece era il momento di massimo ascolto. Dal giorno dopo infatti mi hanno chiamato tutti. Radio, tv, stampa. Dovevo stare qualche giorno e sono stata quattro mesi. Ecco in altri paesi la situazione è diversa. Basta una cosa, se piace il tuo pezzo per avere successo”.

Yulla e la musica: “Approccio da piccolina, con la batteria. Sentivo questo suono, poi ho scoperto da dove veniva e mi sono innamorata. Mia nonna, che era una tosta, mi ha costruito la batteria con i fustini del detersivo e le pentole, come bacchette usavo cucchiai da cucina, quelli di legno. Poi, sempre da piccola, ho iniziato a scrivere e mi sono avvicinata alla musica, alla musica rock, io dico sempre che dentro sono rock. Ho fatto tanti generi ma quella è la mia essenza. Ho la mia identità e mi piace sperimentare generi nuovi. Ho fatto dance, reggaeton ora mi sono trovata anche a scrivere trap. Quindi in un futuro mi vedo a cantare trap, mi piace musica. Con altra gente anni fa ho aperto un piccolo studio di registrazione, poi una casa discografica e ho fatto questo per tanto tempo. Poi ho smesso di lavorare per gli altri e ho iniziato a fare qualcosa per me, che mi facesse esprimere. In questo senso l’incontro con Fede Poggipollini, di cui ho prodotto l’album solista, mi ha permesso di calcare palchi importanti e posso dire sia stata l’esperienza più importante della mia carriera. Ora ho appena ultimato l’album reggaeton, e sto sperimentando la trap. Mi dispiace non poterlo promuovere come si deve, non ci starebbe male fare un evento all’aperto ma la vedo dura per il momento. Spero che, come con il libro, vada in giro anche grazie al passaparola. Non avevo aspettative prima, quando usavo solo I miei canali per farmi conoscere, ora lo sarà ancora più. Però ho bisogno di scrivere per vita e scrivo della mia vita, spero che le persone lo apprezzino”.

Yulla è un’artista autodidatta e anticonvenzionale. Comincia il suo percorso artistico come autrice e compositrice prima per sé, poi per importanti esponenti del panorama musicale italiano. Dopo aver prodotto il suo primo singolo dal titolo “Ce l’ho qua”, decide di intraprendere la carriera manageriale, senza mai tralasciare la passione per la musica e per la sua attività di batterista. Dal 1997 al 2007 produce sette singoli e un album dal titolo “Nella fretta dimentico” per Federico Poggipollini, chitarrista di Luciano Ligabue, che accompagna come batterista in occasione dei tour in tutta Italia, come il Coca Cola Live e l’MTV Day. Negli stessi anni collabora editorialmente con la Warner Chappel Music Italia. Si occupa della co-produzione e della produzione per Fabrizio Consoli e Luca Bui, nonché della promozione e distribuzione dell’album Anima Revuelta degli EL V & TheGardenHouse. Produce e promuove Salvo Veneziano e Lucio Calligarich del Grande Fratello. Nel 2007 scrive e interpreta insieme a Luca Anceschi e ai giocatori della squadra di calcio della Reggiana l’inno “Dai Reggiana!”. Nel 2009 comincia la sua collaborazione con il team dei “No es lo mismo”. Nel 2012 il team decide di dare vita a un proprio progetto latino dance dal titolo “Me Gusta il Pelo” che lei stessa scrive e interpreta. Nell’estate dello stesso anno lavora al suo progetto tecnologik dance. A novembre del 2012 esce il primo singolo dal titolo “Narcotizzata”. Nell’aprile del 2013 esce il singolo provocatorio “I’m a Cougar” di cui hanno parlato numerose testate giornalistiche. A maggio 2015, Yulla, continua il suo progetto dance dando vita al singolo “Sono Single” che ottiene ampio riscontro web e moltiplica i suoi seguaci. Nello stesso anno inizia una stretta collaborazione con “il Pancio”, comico e webstar, che la vede protagonista di numerosi video per il web con milioni di visualizzazioni che le fanno conquistare l’affetto di sempre più persone. Il 3 ottobre 2016 esce il suo nuovo album “Voglio”, un featuring con El Gato DJ e Ge Morales. A Novembre 2018 esce “No te amo”, un reggaeton lento, sensuale e intenso cantato in lingua spagnola. Insieme a Yulla gli interpreti del brano sono Kiki Aguero, ballerino e coreografo cubano e Moreno, uno dei più innovativi rapper del panorama musicale italiano. Il videoclip vanta la partecipazione dell’influencer Mattia Marciano in veste di attore protagonista. Dal 10 maggio 2019 è in radio il nuovo singolo “Ziki Zaka”, seguito dal singolo “Modela” (18 novembre). Dal 9 aprile 2020 è disponibile il suo primo libro OLVIDAR “Dimenticare”, un’autobiografia che anticipa il suo nuovo album omonimo.

Intervista realizzata da Fourzine