OLVIDAR “Dimenticare” è l’autobiografia che segna l’esordio letterario di YULLA.

Una donna dalle mille sfaccettature, volto già noto nel panorama musicale, pronta a donare al suo pubblico una parte di sé fino ad ora celata. In questo libro colmo di vita, emozioni e dolore, l’autrice rivela ai suoi lettori, attraverso stralci di diario, ricordi e riflessioni, la sua complessa convivenza con la sfera del paranormale e del mistero. Fin da bambina, Yulla, si accorge di possedere delle doti molto particolari: veri e propri doni “scomodi” contro i quali ha combattuto una guerra vana, poiché essi hanno sempre avuto la meglio su di lei. La convivenza forzata con l’aldilà, la sua capacità di vedere “oltre” e gli anni di lunghissimi studi e ricerche nel settore, l’hanno resa, ben presto, una potente sensitiva e medium.
L’abbiamo raggiunta per farle qualche domanda:

Iniziamo con una domanda che è impossibile non farti. Cantante, compositrice, produttrice. Dove trovi il tempo anche per scrivere libri?

In effetti ammetto che ormai il tempo a disposizione inizia a scarseggiare e mi trovo spesso a dover fare tre o quattro cose diverse contemporaneamente. Però, amo tutto ciò che faccio, mi piace sperimentare sempre cose nuove, sono curiosa e credo che non si smetta mai di imparare e conoscere quindi…districandomi tra i mille impegni, il tempo si trova sempre.

Perché hai sentito il bisogno di parlare di te stessa?
Scrivere un libro autobiografico è un progetto che avevo in “cantiere” da un po’ di anni mi serviva giusto il tempo di finirlo, la giusta ispirazione, la voglia di mettermi a nudo completamente e forse, in parte, la maturità per farlo nel modo giusto. Non mi reputo una scrittrice, anzi, ho solo cercato di trasmettere al mio pubblico una parte di me sconosciuta. Un altro pezzettino di me.

Quale critica temi di più?
Onestamente non temo critiche. Non lo dico in tono arrogante sia chiaro. Semplicemente so di non essere una scrittrice e non pretendo di esserlo perciò qualunque critica in tal senso la prenderò come costruttiva. Non temo il confronto con il pubblico e spero, anzi, che molti di loro si sentano in diritto e in dovere di dirmi ciò che il mio libro gli ha suscitato. Quando ho deciso di scrivere di me ho scelto di espormi e credo non ci sia cosa più bella che avere un riscontro, anche se questo dovesse essere negativo.

“Olvidar, Dimenticare” è legato anche a un disco. Ce ne vuoi parlare?
Originariamente il progetto OLVIDAR “dimenticare” doveva essere composto dal manoscritto autobiografico e da un album musicale contenete alcuni singoli già pubblicati e molti inediti. I due sono strettamente legati, l’uno parla nell’altro, si “esprimono” insieme. Sono incatenati. Il libro è la parte più cruda, vera e sentimentale, emotiva. L’album è la gioia, l’allegria, la spensieratezza, la vita che continua “nonostante tutto”. Purtroppo il momento storico che ci ha travolti come tutti sappiamo non è dei migliori, anzi. La discografia è ovviamente ferma, sono impossibili i Live, le ospitate e il pubblico ha giustamente ben altro a cui pensare. Ho quindi scelto di promuovere il libro ora e ritardare l’uscita dell’album.

Cosa ti rende più orgogliosa di questo progetto?
Sinceramente di questo progetto mi rende orgogliosa tutto. Indipendentemente da come andrà, dalle vendite, dall’indice di gradimento io sono fiera del lavoro che ho fatto, sono soddisfatta e grata. Ho investito tanto tempo, energie ed emozioni per realizzarlo e vi assicuro che considero l’averlo portato a termine già di per sé una vittoria enorme.

Prossimi impegni?
Quando finalmente si potrà tornare alla nostra vita normale all’orizzonte ci sarà:

  • una tournee per promuovere il nuovo album tra Italia e Spagna
  • diverse date in giro per l’Italia per promuovere il libro e il progetto
  • la promozione di alcune campagne che ho recentemente promosso sui maltrattamenti, le malattie, gli abusi e le violenze in ogni forma

E poi, chissà…nuove canzoni, un nuovo libro, o qualunque forma d’arte che mi emozioni.

Intervista realizzata da Mondo Spettacolo