È uscito OLVIDAR “Dimenticare”, l’autobiografia che segna l’esordio letterario di YULLA, una donna dalle mille sfaccettature, volto già noto nel panorama musicale, pronta a donare al suo pubblico una parte di sé fino ad ora celata. L’abbiamo raggiunta e le abbiamo fatto qualche domanda in merito.

Ciao Yulla, benvenuta. Qualche giorno fa è uscito il libro che segna il tuo esordio letterario. Come mai hai scelto di chiamarlo Olvidar “Dimenticare”?
Ciao a tutti. Qualche giorno fa è uscito, finalmente, il mio libro, il primo manoscritto, il mio esordio, la mia ultima creazione. Ho scelto di chiamarlo Olvidar “dimenticare” perché questo libro racconta di attimi importanti e complessi della mia vita, quei momenti che non sempre hai voglia di raccontare, quelli che ancora ti emozionano dopo anni, quelli che ti fanno male come fossero appena accaduti, quelli che…vorresti poter DIMENTICARE!

Raccontaci come nasce l’idea di questa autobiografia.
Nasce dalla voglia di regalare al mio pubblico una parte di me fino ad ora celata, un pezzo “in più”, l’altra faccia della medaglia. L’ho scritto pensando che fosse importante, a questo punto della mia carriera, donare a chi mi segue da anni una visione di me differente, più intima. Più vera.

A questo progetto è legato anche un disco. Ce ne vuoi parlare?
Il progetto originale di Olvidar “dimenticare” doveva essere rappresentato da un cofanetto contenente album e libro, l’uno parte dell’altro. Due parti di un unico progetto editoriale-musicale che rappresenta in pieno la mia carriera, il mio percorso, le mie crescite, le sfide, le vittorie e le sconfitte. L’album rappresenta la parte di me più spensierata, quella che ha voglia di vita, di musica, di ballare a piedi nudi sulla spiaggia, la parte più istintiva. Conterrà dieci brani di cui sette inediti ed i tre singoli usciti negli ultimi due anni. Ogni brano si ricollega ad una parte del libro, ogni brano la rappresenta in chiave musicale e spensierata.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intenta a scrivere
Questo libro, questo progetto, è iniziato circa cinque anni fa anche se, il poco tempo, altri progetti da terminare e la frenesia di date e live, mi hanno distolto per molto tempo dal concentrarmi su di esso pienamente. Nel 2019 ho deciso di rallentare con le date pubbliche e i live e concentrarmi totalmente per portarlo al termine entro l’anno. E cosi è stato. Vorrei che i miei lettori mi immaginassero così…

“Inizia con me seduta sul divano bianco di pelle e tre scatoloni chiusi che la vita mi ha riportato in superficie. Tre scatoloni grandi, marroni, circondati da mille giri di scotch. Non ricordo il giorno in cui li ho chiusi, la mia mente lo ha rimosso, non lo vuole ricordare, non vuole farsi del male ancora e sinceramente non m’importa. Mi interessa del presente, del qui e ora, di questo momento. Ho rinchiuso qui dentro il principio della mia persona e il cammino che mi ha portato a essere quella che sono diventata. Ho imprigionato le mille vite che ho vissuto. Le vite che ho amato, le vite che ho odiato. Le vite che ho indossato e le vite che mi hanno cambiato. La ragione per cui ho deciso di aprire questi scatoloni adesso è semplice. Non mi importa più nulla del giudizio della gente, non mi importa di chi non crederebbe, di chi giudicherebbe o di chi mi attaccherebbe. È arrivato il momento, è arrivato con un impeto veloce e stavolta non lo freno. Voglio parlare, voglio raccontare, voglio esternare quello che per tantissimi anni ho tenuto nascosto nella parte più intima di me. Mi sento pronta, pronta a tutto, pronta per ogni evenienza, pronta per ogni conseguenza. La stabilità che ho raggiunto mi dà la forza necessaria per aprire le porte di una vita indefinibile, la mia. Sono sola e tutto è tremendamente inquietante, ma meraviglioso.”

Cosa consiglieresti a un giovane scrittore/giornalista che si vuole affacciare in questo magico mondo della scrittura?
Nonostante abbia appena pubblicato un manoscritto non mi sento in grado di dispensare consigli ad i giovani scrittori e giornalisti che si affacciano in questo magico mondo, non ne ho le competenze e non mi è mai piaciuto fingere di essere ciò che non sono. Ad ogni modo una cosa mi sento di dirla fatelo, buttatevi, provateci, siate voi stessi, imparate, studiate, sperimentate, se cadete rialzatevi e andate avanti. Anche quando tutto sembra dire no, se è ciò che desiderate, FATELO!

Per via di questa pandemia hai scelto di posticipare l’uscita dell’album. Hai già un’idea di quando potremo ascoltarlo?
Purtroppo questo momento sta mettendo a dura prova l’umanità intera e giustamente alcuni settori sono totalmente fermi. Per questo motivo ho deciso di ritardare la promozione dell’album e di “separare” quello che inizialmente era un unico progetto. Spero che la situazione migliori, che tutto ritorni alla normalità e che si possa al più presto ricominciare a pensare anche alla musica, al divertimento e alla voglia di vita e di allegria. Confido perciò di iniziare la promozione entro l’estate. Che dire, incrociamo le dita!

Grazie e in bocca al lupo
Grazie a voi. Mando un bacio a tutti.

Intervista realizzata da Europa nel Mondo