“MODELA” è il nuovo singolo della cantante reggiana YULLA. Un brano romantico, misterioso, sexy, un reggaeton provocante che sta scaldando l’inverno e che anticipa il nuovo album “Olvidar – Dimenticare”, in uscita a breve. Abbiamo contattato Yulla e le abbiamo fatto qualche domanda.

“Modela” è il tuo nuovo singolo. Un brano dedicato alle donne. Hai ricevuto qualche commento da parte di uomini o donne che hanno ascoltato il tuo brano?
Di commenti ne ho ricevuti tanti e mi ha piacevolmente stupita vedere che, da un lato, molte donne del mio pubblico si sono rispecchiate nella trama del singolo e, dall’altro, molti uomini si sono fatti avanti in modo positivo, attaccando chi non è in grado di avere attenzioni nei confronti del gentil sesso, esprimendo il loro dissenso verso chi, al contrario, pensa che l’amore sia possesso e violenza.


Nel tuo video hai deciso di rappresentare la storia di Cenerentola, cosa ti è piaciuto di più della realizzazione?
Onestamente mi è piaciuto ogni aspetto. Come in tutti i miei singoli curo personalmente ogni particolare pertanto ne conosco ogni lato. Mi piace scrivere il testo delle mie canzoni perché mi permette di parlare di me e/o di argomenti che mi stanno a cuore, seguo la stesura della melodia perché calzi alla perfezione sulle parole scritte. In seguito immagino quale video rappresenterà al meglio ciò che voglio esprimere e, in questo caso, la trama di Cenerentola era perfetta. La donna sfruttata e trascurata che trova finalmente qualcuno che la apprezzi e la faccia sentire una principessa. La sua principessa anzi, la sua “Modela”!


Sei di Reggio Emilia ma cosa ne pensi della scena musicale romana? Ti sei mai esibita nella Capitale o hai in programma qualche data?
La scena musicale romana ha regalato negli ultimi anni diversi artisti noti, da Coez a Carl Brave, Moro, Ultimo, Dark Polo Gang e moltissimi altri divenuti ormai famosissimi, soprattutto tra i più giovani. Penso che sia un privilegio e una fortuna emergere e crescere in un contesto così stimolante e ricco di opportunità come quello della Capitale. Credo che solo pochi di questi artisti arrivino veramente ad acquistare sostanza e credibilità, almeno tra gli over. Ma allo stesso tempo che sono indiscutibilmente ciò che “smuove” ed emoziona i giovanissimi di tutta Italia. È bello che ancora oggi, nonostante le mille difficoltà, i cambi repentini del mercato, i mille Talent che “sfornano” artisti ogni secondo e tutti i radicali cambiamenti che ha avuto la discografia dell’ultimo decennio, ci siano ancora giovani in grado di trasmettere emozioni al pubblico. Non mi sono mai esibita nella Capitale, purtroppo. Sono certa sarebbe per me un’emozione unica e irripetibile ma…chissà, mai dire mai…del resto tutte le strade portano a Roma!

I momenti più emozionanti della tua carriera?
Ripercorrendo gli anni del mio percorso musicale sono tanti i momenti emozionanti che ho vissuto. Dalla pubblicazione del mio primo singolo, al successo ottenuto con alcuni brani scritti per altri cantanti. Indimenticabili gli anni di collaborazione con capitan Fede, Federico Poggipollini, in cui abbiamo calcato i palchi più importanti come quello dell’MTV Day e del Coca Cola Live. Il successo ottenuto negli ultimi anni in Spagna ed ora questa nuova avventura col genere Reggaeton che quest’estate mi ha dato la possibilità di esibirmi anche nella nostra bella Italia.


Sta per uscire il tuo nuovo album e ho letto che sarà accompagnato da un libricino scritto da te.  È la prima volta che ti cimenti nelle vesti di scrittrice? Quali differenze sostanziali hai riscontrato tra la scrittura e la musica?
Esatto a brevissimo uscirà il mio primo testo autobiografico “Olvidar – Dimenticare”, la mia prima esperienza editoriale. Uscirà insieme all’album dal titolo omonimo, contenente i miei ultimi singoli ed alcuni inediti, e farà parte di un progetto editoriale-musicale che in questi anni ho intrapreso in modo parallelo. Il libro racconta la mia vita in modo concreto, emozionale e diretto. Cercando di trasmettere al lettore le gioie ed i dolori del mio vissuto. Senza troppi fronzoli o giri di parole. L’album, come il libro, parla di me, ma in una versione più spensierata, solare e positiva. Affrontando la vita così…a ritmo di reggaeton! Ovviamente la scrittura di un libro ti dà la possibilità di spiegare un concetto anche nei più piccoli dettagli, senza limite di parole, cosa che in una canzone non è possibile fare per la metrica e il minutaggio ristretto. L’emozione nello scrivere invece è ugualmente travolgente… si parte da zero e a poco a poco vedi la tua “creatura” prendere forma. Potersi esprimere, che sia in una canzone o in un libro, credo sia la fortuna più grande che si possa avere.


Hai appuntamenti da segnalare? Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sposare il principe Harry..ah no caxxo è gia sposato! Oltre all’uscita dell’album e del libro che mi porterà nuovamente in Tour per presentarli, sto lavorando ad una campagna contro la violenza “ #nofilter ” che mi vede Testimonial di questa bellissima iniziativa: una presa di coscienza, un “guardarsi in faccia” e riconoscersi e la volontà di metterci la faccia ed esporsi per dire chi si è veramente, cosa abbiamo vissuto, cosa abbiamo visto, sentito e provato. Perché la nostra storia è quella di altri. Perché tutte le storie di altri potrebbero essere prima o poi la nostra. Perché non basta un filtro per essere migliori di altri.

Intervista realizzata da Conosci Roma