Seducente, trasgressiva, provocatoria. Yulla non è certo la cantante che propone una musica con la pretesa di avvicinare un pubblico di cultura, ma il suo genere reggaeton con tanto di batteria suonata da lei, funziona.

E ora anche i suoi testi sono pronti per affrontare questa nuova era musicale che ha visto trasformare l’arte negli ultimi mesi. Il suo brano estivo, Ziki zaka, di cui vedete sotto il video, racconta senza mezzi termini di un sesso sfrenato con tanto di edulcorati gemiti ed educata voglia di aprire le gambe. Tutto in piena linea con i testi che da sempre colorano la musica estiva, stavolta senza doppi sensi. Abbiamo provato a capire se dietro a Ziki zaka si celasse un significato criptico, ma la stessa protagonista ci racconta che il senso é uno solo.

Yulla, regina del gossip, si disinteressa del buon senso comune di facciata. Il messaggio è chiaro: il sesso sicuro é sempre piacevole, vietato negarlo. Lo si può pensare senza dirlo, gridare. Lei ha deciso di cantarlo. E con noi ha accettato di fare chiarezza sui messaggi decisamente poco romantici che trasudano dai suoi brani. Niente a che vedere con quelli in cui il sesso era poeticamente disegnato come desiderio o con l’audacia di Sabrina Salerno. Yulla è semplicemente Yulla. Piaccia o non piaccia, rappresenta il nuovo modo di fare musica, che fa ballare in tutte le discoteche e non si nasconde. E con un’artista così, l’intervista non poteva che essere provocatoria come è la sua musica.

Perché hai deciso di virare su un testo in spagnolo?

Cantando reggaeton, tipica musica latina, è stato inevitabile!

“Ziki Zaka” sta registrando un incredibile numero di visualizzazioni sul web, perché questa canzone ha fatto centro?

È chiaro che quando gioco lo faccio per vincere e punto sempre a dare il meglio. Quando scrivo una canzone non faccio altro che trasformare le mie emozioni in musica, uso tutto il cuore che ho e credo che questo venga recepito dal pubblico. Il perché una canzone faccia centro sinceramente non lo so, se lo sapessi sarei prima in classifica ogni volta. Gli ingredienti che servono per portare una canzone al successo sono vari, non basta scrivere una bella canzone, ma serve anche un buon video, una promozione fatta nel modo giusto, lo staff giusto e tanta tanta fortuna.

Sul tuo sito ufficiale sottolinei come la musica di Sfera Ebbasta non sarà mai cantata dalle generazioni future. Tu però non parli propriamente della mappatura del genoma nelle tue canzoni: perché i tuoi testi dovrebbero essere preferibili?

Non dico che i miei testi debbano essere preferibili ad altri, dico solo che, a mio parere, Sfera e compagnia non rimarranno mai come un Battisti o De André o Vasco e tanti altri. Questo perché non credo stiano insegnando, comunicando o impartendo ai nostri giovani lezioni di vita positive, anzi, non fanno altro che incitare i ragazzi a farsi delle canne, a sballarsi e ad ostentare denaro e collezioni di donne. Quasi tutti i testi parlano di questo.Io non sono una santa né una bigotta e tantomeno giudico gli altri, in molte delle mie canzoni parlo di sesso ma il mio motto è fate sesso ragazzi, divertitevi in modo sano e fatelo con sicurezza e se possibile con amore. Non ho la pretesa che i miei testi rimangano per generazioni, ma non credo che gli artisti trap di oggi abbiano le carte per diventare dei Miti.

Qual è il vero significato di “Ziki Zaka”?

Beh il significato credo sia molto chiaro. In questo mondo ormai logorato dalla cattiveria e dalla falsità, l’amore è sempre l’unica cosa che può salvarci. Il sesso è una delle cose più belle da fare e vivere se fatto bene, ribadisco in modo sicuro. Non nascondiamoci dietro a false opinioni e ammettiamolo non c’è nulla di male…una notte d’amore sfrenato e passionale ogni tanto piace a tutti!

Quale deve essere l’obiettivo della tua musica?

Emozionare, far ballare, dare in questo caso un po’ di felicità, strappare un sorriso o in alcuni casi una lacrima, essere testimone e ricordo di un amore che nasce, essere la canzone di una coppia che si ama; arrivare insomma al cuore di qualcuno

Hai mai pensato a Sanremo?

Come tutti ho sempre pensato a Sanremo. Certo sarebbe una grande gioia far parte di questo festival ma per ora sono concentrata sulla lingua spagnola e non ho questo tipo di esigenza, in futuro magari potrei provare, non si sa mai.

Non temi di sfociare nella volgarità parlando sempre di sesso, con video spesso piuttosto audaci?

Mi riallaccio al discorso di prima, sarebbe meglio parlassi di droga? Perché volgare? Il sesso fa parte della nostra vita; c’è, esiste, è nel DNA di ognuno di noi. Viene recepito volgare da chi lo vede con malizia o da chi vorrebbe ma non può. Deve essere sano e sicuro, ripeto, ma vissuto e goduto.

Cosa ci dobbiamo aspettare dal prossimo album?

Sarà un album interamente in lingua spagnola, con pezzi reggaeton molto diversi tra loro, dal pezzo super dinamico al lento strappalacrime. La particolarità di questo album è che uscirà in un cofanetto abbinato a un libro che io stessa ho scritto. La mia prima esperienza come scrittrice!

Duetteresti con qualcuno per un prossimo successo?

Le collaborazioni con altri artisti mi hanno sempre affascinato, ne ho fatte diverse e non mancheranno nel prossimo album. È troppo presto però per svelare con chi! Confrontarsi e creare qualcosa con altri musicisti è sempre un’esperienza incredibile che mi permettere di crescere e di imparare sempre più in questo meraviglioso e magico mondo che è la musica.

Tra i tormentoni estivi del 2019 quale ti piace di più?

Personalmente trovo che “Ostia Lido” di J-Ax sia azzeccatissima e rispecchi il pensiero della maggior parte degli Italiani, una sorta di inno alla vacanza alternativa, quella più comune, non quella delle isole paradisiache e delle località che possono permettersi in pochi. Ragazzi, in Italia abbiamo dei luoghi meravigliosi!

Intervista realizzata da Teatro e Musica News